a Deliceto come a Betlemme la grotta che ispirò la pastorale Tu scendi dalle stelle
Natale 1744
EUR 18,00


Da tempo si dibatte sul dove e sul quando Sant’Alfonso Maria de’ Liguori abbia composto la pastorale Tu scendi dalle stelle. Il padre redentorista Celestino Berruti, attingendo, forse, a una testimonianza resa al processo di beatificazione del Santo napoletano, nel 1857 indicò la città di Nola quale sua patria. Nel 1933 il suo confratello Oreste Gregorio, inserendo la notizia nel suo Canzoniere alfonsiano, diede definitivamente l’avvio al ribaltamento della più antica tradizione che designava, invece, la cittadina di Deliceto in provincia di Foggia quale culla della melodia.
Con sorprendente superficialità, per oltre un secolo, da più parti, risalendo al 1755 la prima pubblicazione a stampa che oggi si conosca del celebre componimento, si è conferito valore probante alla semplicistica e arbitraria equazione: 1755, anno di pubblicazione di Tu scendi dalle stelle = 1754, anno della novena di Natale o dell’Immacolata di Sant’Alfonso in Nola e tempo, quindi, della nascita del canto. La nuova indagine, corroborata da alcuni inediti del padre Antonio Maria Tannoja, primo biografo del Santo napoletano, nel retrodatare di dieci anni la nascita del canto, conferisce assoluta fondatezza alla plurisecolare tradizione che ci mostra Sant’Alfonso cantare per la prima volta, la notte di Natale del 1744, la sua Tu scendi dalle stelle al cospetto dell’innevata grotta del beato Felice da Corsano in Deliceto, cittadina pugliese ove egli era giunto il 12 dicembre di quell’anno e dove il 24 dicembre, dopo aver predicato quella novena di Natale ai pastori abruzzesi della transumanza, nella sacra grotta attratti dagli ingenui richiami agiografici del beato Felice, aveva preso possesso delle abbandonate strutture del vecchio convento agostiniano della Consolazione.
Dettagli
Formato: cm 15x23
Pagine: 128
Illustrazioni: 7 a colori, 21 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-863-3
Anno di pubblicazione: 2023