Vincenzo Salvato. Scritti per Foggia 1957-1993

a cura di
Giuseppe Salvato

EUR 16,00

Vincenzo Salvato, settimo di undici figli, nasce nel 1926 a San Marco in Lamis. Il padre, Antonio, è militante socialista, dapprima, e poi comunista alla costituzione del partito, noto per l’attivismo in favore del movimento operaio e bracciantile in Capitanata. Negli anni Trenta la famiglia si trasferisce definitivamente a Foggia.
Studia ingegneria a Bari, Napoli e si laurea a Padova nel 1954, lavorando nel contempo come geometra. Docente di costruzioni per un trentennio, all’I.T.G. E. Masi di Foggia, svolge la sua attività professionale nei settori edile e stradale quale progettista, direttore dei lavori e collaudatore per conto della Cassa per il Mezzogiorno, della Regione Puglia, della Provincia di Foggia e di enti locali vari. Progetta piani di zona e programmi di fabbricazione; si occupa di miglioramento fondiario, facendo parte dal 1951 al 1953 della Commissione di stima dei poderi dell’Opera Nazionale Combattenti nel Tavoliere di Puglia.
Impegnato politicamente nel partito comunista, è membro della commissione edilizia del comune di Foggia nella prima metà degli anni Sessanta, quando abbandona non senza polemiche la vita politica attivandosi in testimonianze e denunce sull’assalto al territorio che si va registrando già in quegli anni. Pubblica numerosi articoli, approfondisce le ricerche d’archivio, cura serie televisive sulla storia di Foggia, organizza ed è chiamato in numerosi dibattiti sullo sviluppo urbanistico della città. Documenta la storia e le condizioni di Palazzo Dogana (Palazzo Dogana dalle origini ai giorni nostri, Leone, 1976) e approfondisce la toponomastica cittadina in un’opera senza uguali, pubblicata postuma (La Storia sui Muri, Il Rosone, 1998). Presiede tra gli anni Ottanta e Novanta il Comitato per la Tutela del Centro Storico Mons. Lenotti. Scompare improvvisamente nel 1993: i suoi immancabili appunti, anche di quell’ultimo giorno, sono sempre nella sua giacca.
Il figlio Giuseppe, pubblicista, autore tra gli altri del volume “Economia, legislazione e infrastrutture in Capitanata nei primi vent’anni dell’Unità d’Italia”, edito dalla Provincia di Foggia nel 1991, incomincia, così, un’opera di “emersione” di tanto lavoro paterno, già ordinato ma per la gran parte inedito, affinché vi sia possibilità di documentazione e prosecuzione dell’impresa da parte dei cultori della storia della nostra Terra.