Il dono dell’arte

Donazioni acquisizioni restauri 2004 | 2025

a cura di
Nicola Zito

EUR 46,00

Erede di una lunga storia di committenze, lasciti e cura, Il dono dell’arte. Dona­zioni, acquisizioni, restauri 2004-2025 restituisce in forma corale vent’anni di crescita della Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto”, raccontando come l’istituzione si sia nutrita del dialogo con artisti, eredi, collezionisti e cittadini. Ne nasce un itinerario che intreccia capolavori antichi e ricerca contemporanea, installazioni e lavori concettuali, dipinti e sculture, tenendo insieme memoria e progetto, territorio e orizzonte internazionale. Il volume, a cura di Nicola Zito, accompagna e amplia il percorso espositivo, con un impianto scientifico che valorizza tanto la qualità delle opere quanto le storie, gli affetti e gli atti di fiducia che ne hanno reso possibile l’ingresso nelle collezioni pubbliche.
La mostra e il catalogo sono promossi dalla Città Metropolitana di Bari, nel segno di una politica culturale che riconosce al museo un ruolo civico: conservare, studiare e condividere. In queste pagine si documentano donazioni e acquisizioni che, dal 2004 al 2025, hanno ridefinito il profilo della Pinacoteca, accanto a interventi di restauro mirati su alcuni nuclei identitari del patrimonio. Ne emergono traiettorie esemplari: dalla presenza di maestri come Fortunato Depero, Franco Angeli, Mimmo Paladino e Vettor Pisani al dialogo con protagonisti pugliesi quali Michele Carone, Franco Dellerba, Franca Maranò e Agnese Purgatorio, fino ai focus diagnostici e conservativi che rivelano, con rigore, la vita materiale delle opere. È un “museo che si racconta” attraverso la generosità dei suoi donatori e la competenza dei suoi studiosi, riaffermando la cultura come bene comune.
Strutturato in sezioni dedicate a donazioni, acquisizioni e restauri, il volume convoca voci critiche e apparati documentari, intrecciando saggistica, schede e repertori. L’orizzonte che ne risulta non è solo celebrativo, ma operativo: un cantiere di conoscenza che mostra come le scelte museali – riallestimenti, ricerche d’archivio, campagne conservative – producano senso nel presente e responsabilità verso il futuro. Il dono dell’arte è dunque, insieme, memoria e promessa: un invito a condividere e a continuare a costruire cultura, a partire da un patrimonio che la comunità riconosce e rinnova nel tempo.