Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, XVIII Si è svolto a Lecce dal 19 al 21 maggio 2022 presso l’Auditorium del Museo Castromediano il 3° Convegno Internazionale di Archeologia Aerea “Le Città invisibili” -
Remote e
Proximal Sensing in Archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica, un’iniziativa promossa dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LabTAF) dell’Università del Salento in collaborazione con il Laboratorio di Topografia Antica e Cartografia Archeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC). Alla manifestazione hanno preso parte tutti i più importanti specialisti italiani e stranieri nel campo del
remote e del
proximal sensing che hanno consentito di delineare un quadro complessivo sullo stato dell’arte della disciplina, mettendo a confronto ricerche nazionali ed internazionali suddivise per contesti geografici in diverse sessioni.
Distribuiti nel corso dei tre giorni del convegno si sono alternati 150 relatori con 45 interventi orali, che hanno offerto spunti per vari momenti di confronto e scambio di esperienze su questo particolare filone della ricerca scientifica. In aggiunta, il programma ha previsto la presentazione di oltre 40 poster, in cui i vari autori, molti dei quali giovani studiosi, hanno proposto i risultati dei loro lavori più recenti, molto spesso effettuati con il supporto di queste tecnologie. Attraverso le diverse presentazioni si è potuto appurare come diverse nuove tecnologie vadano a sostituire progressivamente alcune delle tecniche tradizionali, garantendo di fatto un rinnovamento globale nel campo delle indagini aerotopografiche.
Sommario
Introduzione
‘Le Città invisibili’ Remote e Proximal Sensing in Archeologia:
metodologie non invasive per lo studio della città antica
Giuseppe Ceraudo, Veronica Ferrari, Giuseppe Scardozzi Nuceriola, un vicus lungo la via Appia
nel territorio Beneventano: supporti aerofotografici per una ipotesi ricostruttiva Cristiano Benedetto De Vita, Daniela Musmeci, Alfonso Santoriello Tra visibile ed invisibile: studio della forma urbana tra tradizione ed innovazione Il caso di Lucera
Maria Luisa Marchi, Giovanni Forte, Stefano del Pozzo La sinergia tra aerofotografia archeologica, prospezioni geofisiche e indagini stratigrafiche
per lo studio della città medievale abbandonata di Montecorvino Angelo Cardone, Laura Cerri, Luca D’Altilia, Pasquale Favia, Roberta Giuliani Sipontum e il suo ager Dalle foto aeree RAF al LiDAR
Giuseppe Ceraudo, Maria Cristina Napolitano Indagini topografiche, aerofotografiche
e dati telerilevati per lo studio dell’abitato messapico de Li Castelli (Manduria) Giovanna Cera Ricerche topografiche e remote/proximal sensing per la carta archeologica di Medma (Rosarno, Reggio Calabria) Rodolfo Brancato, Vittorio Mirto, Marco Stefano Scaravilli Individuazione di nuovi abitati nelle aree
interne e abbandonate della Sicilia tramite
l’ausilio dell’aerofotogrammetria da drone
e del telerilevamento I casi di Milena (CL) e Licodia Eubea (CT)
Dario Calderone, Orazio Palio, Michele Mangiameli, Giuseppe Mussumeci, Maria Turco In volo sopra Eloro. Remote sensing e visualizzazione 3D per l’interpretazione del paesaggio urbano di una colonia greca di Sicilia Rosa Lanteri, Davide Tanasi, Nicola Lercari, Gerardo Jiménez Delgado, Dario Calderone, Paolo Trapani, Stephan Hassam Metodi drone based multispectral sensing
per lo studio delle città antiche
Nuovi dati sull’organizzazione urbana
di Kasmenai (Buscemi, SR) Giuseppe Cacciaguerra, Rosa Lanteri, Samuele Barone Poster 18.24
Tecniche tradizionali e di remote sensing per la ricostruzione di contesti abitativi distrutti da attività antropiche
L’insediamento di età del Bronzo
in località Masseria Vecchia a Parabita (LE) Fabio Fabrizio Tecniche tradizionali e innovative di remote sensing
per la “riscoperta” dell’insediamento fortificato di
Spigolizzi (Salve. Lecce) Barbara Pezzulla Indagini aerotopografiche nel territorio
a nord di Paestum: per una ripresa degli studi Elena Russo Contributi dalla documentazione aerofotografica
e satellitare alla restituzione della forma di Caudium in epoca romana Paola Carfora Sull’identificazione di Mesochorum:
l’abitato di Masseria Vicentino (Grottaglie - TA) Fiorella De Luca L’apporto delle fotografie aeree storiche e dei dati
da remote sensing allo studio della fortezza del Montauro (Vairano Patenora, CE) Fabio Attanasio Paesaggi in evoluzione: la villa romana
e il monastero medievale di S. Matteo di Sculgola (Casalvecchio di Puglia, FG) nell’analisi delle tracce da vegetazione identificate tramite UAS Luca D’Altilia, Pasquale Favia, Maria Luisa Marchi Castiglione di Paludi: indagini aerofotografiche per la tutela, la conoscenza e la valorizzazione del Parco archeologico Giuseppina Renda, Giovanna Verbicaro Rilievo da drone e nuove tecniche di analisi del microrilievo
sui modelli 3d di siti d’altura pluristratificati
Il caso di Civita di Marsicovetere (PZ) Antonio Pecci, Fernando Bove Incoronata “greca” (Pisticci, MT) Aerophotographic and geophysic investigations
in an Oenotrian settlement (Eight-Seventh century BCE)
Spencer Pope, Sveva Savelli, Felice Perciante, Amedeo Rossi La fortificazione del Villaggio dei Faraglioni
dell’isola di Ustica (Sicilia): nuovi dati Anna Russolillo, Franco Foresta Martin, Stefano Furlani, Pierfrancesco Talamo, Giacomo Vinci, Stefano Zangara, Domenico Targia Castello di Seluci (Lauria, Basilicata) Utilizzo e gestione di dati LiDAR
per lo studio dei contesti archeologici invisibili
Valentino Vitale, Nicodemo Abate, Nicola Masini Rilievo Fotogrammetrico tramite UAS-Drone:
tecniche geomatiche di raccolta, analisi e ricostruzione bi e tridimensionale a Tindari, Sicilia (ME) Luigi Perotti, Walter Alberto, Rosina Leone Le città invisibili. Conclusioni:
note di metodo e di politica del territorio Paolo Liverani Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologicaNel panorama scientifico italiano, diversamente da quanto avviene in alcuni dei principali Paesi europei, mancava una rivista che raccogliesse studi e ricerche di aerotopografia archeologica.
In Italia, dopo le prime applicazioni pionieristiche per la documentazione degli scavi del Foro Romano ad opera di Giacomo Boni ed altre consimili immediatamente successive (Ostia, Pompei, Porto), questo genere di studi non ebbe l’evoluzione e la diffusione che sarebbe stato legittimo attendersi. Infatti, per vedere utilizzazioni di questo strumento efficaci e rigorose, se si fa eccezione di alcuni tentativi e studi di Giuseppe Lugli, sarà necessario attendere il secondo dopoguerra con le ricerche fondamentali di Ferdinando Castagnoli sulla centuriazione e sull’urbanistica di tipo ippodameo.
Da questo punto in avanti il metodo, anche nel nostro Paese, raggiunta ormai la piena maturità, si diffuse grazie all’opera di grandi studiosi come John Bradford, Giulio Schmiedt, Dinu Adamesteanu, Nereo Alfieri, solo per citare i più famosi.
Attualmente, in Italia, grazie all’attività ed agli insegnamenti di Fabio Piccarreta, questi studi sono ben rappresentati, dai centri di Fotogrammetria finalizzata e di fotointerpretazione archeologica presenti presso la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento a Lecce.
Numerosi settori coltivano oggi studi di Aerotopografia archeologica; presenti su tutto il territorio nazionale, assicurano un vivace scambio di idee e di dati, confermando l’estrema vitalità di questo genere di studi. Ci si basa sulla possibilità di identificare, mediante opportune tecniche di fotointerpretazione, monumenti archeologici sepolti o perfettamente mimetizzati, attraverso le loro tracce ed evidenze presenti su immagini aeree ricavate attraverso il rilevamento a distanza (remote sensing ). Un ulteriore sviluppo di queste tecniche è rappresentato dalla possibilità di creare cartografie tematiche su misura, per la collocazione e l’analisi delle evidenze archeologiche rilevate (fotogrammetria finalizzata).
All’interno di questa rivista, unica nel suo genere, che va a colmare una lacuna in questo settore specifico della ricerca archeologica italiana, saranno trattati diversi argomenti: a partire dalla storia degli studi grazie all’opera dei pionieri, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e lavori di fotogrammetria finalizzata, sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono previsti supplementi monografici su temi e argomenti specifici.
“Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” è una Rivista Internazionale fondata nel 2004 da Giuseppe Ceraudo e Fabio Piccarreta.
Dotata di referees anonimi (peer-reviewed ), raccoglie studi e ricerche di archeologia basati sull’ampio utilizzo di fotografie aeree, immagini satellitari e dati telerilevati in genere.
L’opera – unica nel suo genere in Italia – segue la disciplina sin dai suoi esordi e, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e fotogrammetria finalizzata, giunge sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing e fotointerpretazione satellitare.
Ampio spazio è assegnato nella Rivista agli studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree, allo studio del materiale aerofotografico storico, ai lavori di fotointerpretazione archeologica classica di respiro internazionale, ai progetti di archeologia aerea avviati di recente in Italia e nel Mondo, nonché alle attività e allo stato dell’arte della materia e alle prospettive future di ricerca legate alle immagini telerilevate da piattaforma aerea e satellitare.
La Rivista si propone di presentare l’Aerotopografia Archeologica – disciplina che utilizza a fondo lo strumento aereo e tutte le immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni – come una parte fondamentale di una materia, la Topografia Antica, che affonda le sue radici storiche molto indietro nel tempo.
Dettagli
Formato: cm 24x30
Pagine: 200
Illustrazioni: 205 a colori, 32 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-914-2 · ISSN 2035-7540
Anno di pubblicazione: 2024