Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, VII Nonostante alcuni recenti tentativi di mettere in discussione le potenzialità dell’utilizzo delle immagini aero-rilevate negli studi archeologici del territorio, la validità di questo strumento resta, oggi come in passato, fondamentale. Il ricorso alla fotografia aerea, in funzione dell’analisi e della conoscenza dei beni archeologici, ha ormai alle spalle una consistente e documentata tradizione ed è da continuare a considerare uno strumento imprescindibile nell’analisi del territorio; evidenziando grandi “qualità” diagnostiche nell’ambito dell’oramai dilagante “archeologia preventiva” e notevole potenziale informativo nella ricostruzione dei paesaggi antichi.
Il numero si apre con la presentazione di un nuovo Progetto di Ricerca (PRONAO - PROgetto Nuovo Atlante di Ostia antica) che ha come obiettivo la realizzazione di una nuova Carta Archeologica aggiornata dell’area urbana e sub-urbana di Ostia. Il secondo contributo propone un interessante studio del Porto Canale di Paola al Circeo mediante tecniche di fotogrammetria e attraverso ricognizioni e riprese aeree con velivolo ultraleggero. Segue uno studio sulla città romana di Ostra nelle Marche con ricognizioni aeree mirate e indagini geofisiche. Ci si sposta poi in Campania con lavori di ricognizione topografica e fotointerpretazione archeologica classica su due importanti arterie stradali (come l’
Appia nel territorio di
Aeclanum e la
Traiana nel territorio di
Aequum Tuticum), di fotogrammetria finalizzata (ancora sul centro antico di
Aeclanum) ed infine in Puglia con la presentazione di un lavoro di archeologia preventiva nel territorio tra Foggia e Troia. Seguono tre contributi di ricerche aerotopografiche all’Estero, anche con l’ausilio di immagini satellitari: in Corsica, in Tunisia e Libia ed in Turchia. Chiudono il volume tre interessanti articoli, diversi nei contenuti ma già proiettati al futuro: nel primo vengono presentate e aggiornate le attività di un Progetto europeo di cooperazione nel campo della fotografia aerea e del telerilevamento archeologico, Archaeo-Landscapes (ArcLand); mentre gli ultimi due contributi propongono le moderne tecnologie collegate all’utilizzo dei cosiddetti droni per il rilievo a bassa quota in archeologia.
“Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” è una Rivista Internazionale fondata nel 2004 da Giuseppe Ceraudo e Fabio Piccarreta.
Dotata di
referees anonimi (
peer-reviewed), raccoglie studi e ricerche di archeologia basati sull’ampio utilizzo di fotografie aeree, immagini satellitari e dati telerilevati in genere.
L’opera – unica nel suo genere in Italia – segue la disciplina sin dai suoi esordi e, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e fotogrammetria finalizzata, giunge sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di
remote sensing e fotointerpretazione satellitare.
Ampio spazio è assegnato nella Rivista agli studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree, allo studio del materiale aerofotografico storico, ai lavori di fotointerpretazione archeologica classica di respiro internazionale, ai progetti di archeologia aerea avviati di recente in Italia e nel Mondo, nonché alle attività e allo stato dell’arte della materia e alle prospettive future di ricerca legate alle immagini telerilevate da piattaforma aerea e satellitare.
La Rivista si propone di presentare l’Aerotopografia Archeologica – disciplina che utilizza a fondo lo strumento aereo e tutte le immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni – come una parte fondamentale di una materia, la Topografia Antica, che affonda le sue radici storiche molto indietro nel tempo.
Indice
5 Introduzione
Giuseppe Ceraudo
7 Abstracts
Chris Musson
Studi e ricerche 7.13
Studies and Researches 7.13
13 PRONAO
PROgetto Nuovo Atlante di Ostia antica Giuseppe Ceraudo
18 Aerofotogrammetria, ricostruzione tridimensionale e rappresentazione cartografica del paesaggio mediante ricognizione con velivolo ultraleggero
Il caso di studio del Porto Canale di Paola al CirceoDiego Ronchi, Gianluca Casagrande
33 Archeologia del paesaggio nella valle del Misa (Marche, Italia)
Nuovi dati sulla città romana di Ostra dalle ricognizioni aeree e dall’analisi aerotopograficaFederica Boschi, Michele Silani
44
La via Appia tra Ponte Rotto ed AeclanumSandra Lo Pilato
53
Aerotopografia e fotogrammetria finalizzata per la carta archeologica di AeclanumImmacolata Ditaranto
65
Il tracciato della via Traiana al confine tra Puglia e CampaniaVeronica Ferrari
71
L’archeologia preventiva per la conoscenza della centuriazione tra Foggia e Troia Saggi di scavo in località Colle di Postanuova (Troia, Foggia)
Francesco Rossi
76
What kind of gaps? Some approaches to understanding bias in remote sensing dataDavid C. Cowley
89
Il cielo sopra Mariana Aviatori e archeologi alla scoperta di una colonia romana in Corsica
Cristina Corsi
104
Il contributo delle immagini satellitari ‘storiche’ alla ricerca archeologica in Africa settentrionale Esempi da Tunisia e Libia
Laura Castrianni, Giuseppe Scardozzi
124
Antiche divisioni agrarie in Asia Minore: problematiche e strumenti di ricercaGiuseppe Scardozzi
149
The ArchaeoLandscapes Europe Project September 2010 to October 2013
Chris Musson, Axel Posluschny
157
Tecnologie UAV per il rilievo a bassa quota in archeologia Debora Caldarelli, Francesca Ceccaroni
165
I droni per l’archeologiaFulvio Bernardini
Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica Nel panorama scientifico italiano, diversamente da quanto avviene in alcuni dei principali Paesi europei, mancava una rivista che raccogliesse studi e ricerche di aerotopografia archeologica.
In Italia, dopo le prime applicazioni pionieristiche per la documentazione degli scavi del Foro Romano ad opera di Giacomo Boni ed altre consimili immediatamente successive (Ostia, Pompei, Porto), questo genere di studi non ebbe l’evoluzione e la diffusione che sarebbe stato legittimo attendersi. Infatti, per vedere utilizzazioni di questo strumento efficaci e rigorose, se si fa eccezione di alcuni tentativi e studi di Giuseppe Lugli, sarà necessario attendere il secondo dopoguerra con le ricerche fondamentali di Ferdinando Castagnoli sulla centuriazione e sull’urbanistica di tipo ippodameo.
Da questo punto in avanti il metodo, anche nel nostro Paese, raggiunta ormai la piena maturità, si diffuse grazie all’opera di grandi studiosi come John Bradford, Giulio Schmiedt, Dinu Adamesteanu, Nereo Alfieri, solo per citare i più famosi.
Attualmente, in Italia, grazie all’attività ed agli insegnamenti di Fabio Piccarreta, questi studi sono ben rappresentati, dai centri di Fotogrammetria finalizzata e di fotointerpretazione archeologica presenti presso la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento a Lecce.
Numerosi settori coltivano oggi studi di Aerotopografia archeologica; presenti su tutto il territorio nazionale, assicurano un vivace scambio di idee e di dati, confermando l’estrema vitalità di questo genere di studi. Ci si basa sulla possibilità di identificare, mediante opportune tecniche di fotointerpretazione, monumenti archeo-logici sepolti o perfettamente mimetizzati, attraverso le loro tracce ed evidenze presenti su immagini aeree ricavate attraverso il rilevamento a distanza (
remote sensing). Un ulteriore sviluppo di queste tecniche è rappresentato dalla possibilità di creare cartografie tematiche su misura, per la collocazione e l’analisi delle evidenze archeologiche rilevate (fotogrammetria finalizzata).
All’interno di questa rivista, unica nel suo genere, che va a colmare una lacuna in questo settore specifico della ricerca archeologica italiana, saranno trattati diversi argomenti: a partire dalla storia degli studi grazie all’opera dei pionieri, passando attraverso contributi di metodologia ed applicazioni di fotointerpretazione archeologica e lavori di fotogrammetria finalizzata, sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di
remote sensing. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono previsti supplementi monografici su temi e argomenti specifici.
Dettagli
Formato: cm 24x30
Pagine: 168
Illustrazioni: 143 a colori, 93 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-550-2 · ISSN 2035-7540
Anno di pubblicazione: 2013