Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, X Il presente Volume si apre con la relazione introduttiva dedicata alla restituzione aerofotogrammetrica di Norba, caposaldo fondamentale nella storia della fotografia aerea. Segue un articolo dal titolo “Fotografia in guerra” in cui si ricostruisce il fondamentale apporto dell’esercito italiano allo sviluppo della tecnica e degli strumenti che portarono alla nascita della moderna fotografia aerea applicata all’archeologia. Il terzo contributo è dedicato alla ricerca archeologica e all’uso della fotografia aerea per lo studio di Ostia antica. L’articolo successivo è un interessante analisi relativa alle immagini aeree della prima metà del secolo scorso, in gran parte realizzate durante la II Guerra Mondiale per lo studio della topografia antica di alcune città antiche della Sicilia sud-orientale. Chiudono due stimolanti contributi che hanno come oggetto due Paesi del bacino del Mediterraneo: l’Albania e la Tunisia. Il primo tratta del sito di pellegrinaggio di Santa Quaranta - Saranda nella parte meridionale della costa ionica albanese; mentre il secondo fa luce sull’originale lavoro, agli inizi del secolo scorso, dell’avventuriero e archeologo amatoriale Byron Khun, conte di Prorok, su Cartagine.
La seconda parte del volume è caratterizzata dalla pubblicazione dei numerosi poster, con una serie di brevi articoli di respiro nazionale e internazionale: il fondo Fotocielo nell’archivio dell’Aerofototeca Nazionale, il Progetto Tonale 1915-1918, la villa romana di Santa Palomba nei pressi di Roma, l’analisi topografica territoriale attraverso la fotografia aerea per la conoscenza e la tutela del territorio del Tavoliere foggiano, l’agorà ellenistica di Camarina in Sicilia, la fotografia aerea di Jean Baradez per la ricostruzione del paesaggio antico dell’Africa settentrionale ed infine il contributo delle immagini satellitari storiche per lo studio del territorio antico in Palestina del Sud.
Secondo Convegno Internazionale di Archeologia Aerea
Dagli Aerostati ai Droni: le immagini aeree in Archeologia Sommario
Introduzione
5 Secondo Convegno Internazionale di Archeologia Aerea
Dagli Aerostati ai Droni:
le immagini aeree in Archeologia Veronica Ferrari
7
Social media: una risorsa per gli eventi
accademici scientifici e culturali Il caso del Secondo Convegno di Archeologia Aerea (Roma, 3-5 febbraio 2016)
Giovina Caldarola
Prima Sessione / First Session 10.16
Storia degli studi, l’opera dei pionieri
ed il materiale aerofotografico storico /
State of the Art, Pioneering Research
and Historical Aerial Imagery
15
Capisaldi nella storia della
fotografia aerea: la restituzione aerofotogrammetrica di Norba Stefania Quilici Gigli (Keynote Speaker)
23
Fotografia in guerra
Il contributo dell’esercito italiano
allo sviluppo della fotografia aerea
in archeologia Giovanni Fragalà
29
Ostia Aerea, prima e dopo l’E42 Massimiliano David, Gian Piero Milani, Roberto Cassanelli
37
Fotografie aeree storiche per
lo studio delle città antiche della
Sicilia sud-orientale Giuseppe Scardozzi
49
The postcard and the aerial photograph
Reinterpreting the pilgrimage site of Santa Quaranta, Saranda, AlbaniaRichard Hodges, Nevila Molla
55
Le esplorazioni aeree
del conte de Prorok
a Cartagine negli anni ’20Jorge García Sánchez, Iván Fumadó Ortega
Poster 10.16
63
Il fondo Fotocielo
nell’archivio dell’Aerofototeca NazionaleGiorgia Corrado
66
Progetto Tonale 1915-1918
Archeologia su un confine tra
l’antichità e la Guerra 1915-1918
Tracce e presenze archeologiche rivelate dalle ricognizioni sul terreno,
dallo studio delle immagini aeree e dalla documentazione militareMassimo Chianello
70
Santa Palomba (Roma)
La villa romana in località
Fontanile di Palazzo. Storia degli studiLeonardo Schifi, Maria Cristina Ricci
74
Analisi topografica territoriale e fotografia aerea
per la conoscenza e la tutela del territorio del Tavoliere (fg)
Restituzione integrata e fotointerpretazione dei siti identificati
nelle foto aeree storiche e recenti Patrizia Gentile
79
Camarina (Sicilia)
Un’agorà ellenistica dal cielo
Il paesaggio urbanoGiovanni Di Stefano, Angelica Ferraro
83
La fotografia aerea di Jean Baradez
per la ricostruzione del paesaggio antico
dell’Africa settentrionaleAnnapaola Mosca
88
The contribution of the historical
satellite imageries for the study
of the ancient landscape
The case of South PalestineRosanna Montanaro
“Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” è una Rivista Internazionale fondata nel 2004 da Giuseppe Ceraudo e Fabio Piccarreta.
Dotata di referees anonimi (peer-reviewed ), raccoglie studi e ricerche di archeologia basati sull’ampio utilizzo di fotografie aeree, immagini satellitari e dati telerilevati in genere.
L’opera – unica nel suo genere in Italia – segue la disciplina sin dai suoi esordi e, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e fotogrammetria finalizzata, giunge sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing e fotointerpretazione satellitare.
Ampio spazio è assegnato nella Rivista agli studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree, allo studio del materiale aerofotografico storico, ai lavori di fotointerpretazione archeologica classica di respiro internazionale, ai progetti di archeologia aerea avviati di recente in Italia e nel Mondo, nonché alle attività e allo stato dell’arte della materia e alle prospettive future di ricerca legate alle immagini telerilevate da piattaforma aerea e satellitare.
La Rivista si propone di presentare l’Aerotopografia Archeologica – disciplina che utilizza a fondo lo strumento aereo e tutte le immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni – come una parte fondamentale di una materia, la Topografia Antica, che affonda le sue radici storiche molto indietro nel tempo.
Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica Nel panorama scientifico italiano, diversamente da quanto avviene in alcuni dei principali Paesi europei, mancava una rivista che raccogliesse studi e ricerche di aerotopografia archeologica.
In Italia, dopo le prime applicazioni pionieristiche per la documentazione degli scavi del Foro Romano ad opera di Giacomo Boni ed altre consimili immediatamente successive (Ostia, Pompei, Porto), questo genere di studi non ebbe l’evoluzione e la diffusione che sarebbe stato legittimo attendersi. Infatti, per vedere utilizzazioni di questo strumento efficaci e rigorose, se si fa eccezione di alcuni tentativi e studi di Giuseppe Lugli, sarà necessario attendere il secondo dopoguerra con le ricerche fondamentali di Ferdinando Castagnoli sulla centuriazione e sull’urbanistica di tipo ippodameo.
Da questo punto in avanti il metodo, anche nel nostro Paese, raggiunta ormai la piena maturità, si diffuse grazie all’opera di grandi studiosi come John Bradford, Giulio Schmiedt, Dinu Adamesteanu, Nereo Alfieri, solo per citare i più famosi.
Attualmente, in Italia, grazie all’attività ed agli insegnamenti di Fabio Piccarreta, questi studi sono ben rappresentati, dai centri di Fotogrammetria finalizzata e di fotointerpretazione archeologica presenti presso la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento a Lecce.
Numerosi settori coltivano oggi studi di Aerotopografia archeologica; presenti su tutto il territorio nazionale, assicurano un vivace scambio di idee e di dati, confermando l’estrema vitalità di questo genere di studi. Ci si basa sulla possibilità di identificare, mediante opportune tecniche di fotointerpretazione, monumenti archeologici sepolti o perfettamente mimetizzati, attraverso le loro tracce ed evidenze presenti su immagini aeree ricavate attraverso il rilevamento a distanza (remote sensing). Un ulteriore sviluppo di queste tecniche è rappresentato dalla possibilità di creare cartografie tematiche su misura, per la collocazione e l’analisi delle evidenze archeologiche rilevate (fotogrammetria finalizzata).
All’interno di questa rivista, unica nel suo genere, che va a colmare una lacuna in questo settore specifico della ricerca archeologica italiana, saranno trattati diversi argomenti: a partire dalla storia degli studi grazie all’opera dei pionieri, passando attraverso contributi di metodologia ed applicazioni di fotointerpretazione archeologica e lavori di fotogrammetria finalizzata, sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono previsti supplementi monografici su temi e argomenti specifici.
Dettagli
Formato: cm 24x30
Pagine: 96
Illustrazioni: 66 a colori, 75 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-731-5 · ISSN 2035-7540
Anno di pubblicazione: 2019